Caro clan
Sono felice. Sono felice perché so che sto per compiere un passo importante, forse fondamentale, della mia vita.
No, non sto esagerando, i grossi passi, i grossi sforzi, i grossi cambiamenti, le grosse decisioni mi hanno sempre affascinato e sento che oggi non è un giorno qualunque, sento che è un giorno che ricorderò per tutta la vita, un giorno da incorniciare!
Tredici anni di scautismo sono tanti ma dire che mi sono pesati sarebbe la bugia più grossa del mondo; lo scautismo mi ha insegnato a vivere con gli altri, a vivere per gli altri; lo scautismo mi ha preso per mano e mi ha accompagnato fino ad oggi, fino alla mia partenza, aiutandomi a scavalcare le insidie e le difficoltà della vita.
Ora sono più tranquillo, so di sapermela cavare da solo anche nei momenti più difficili.
L'amore, la gioia di vivere, la lealtà, la disponibilità, il sapersi donare agli altri, il coraggio, la semplicità sono tutti valori che sono entrati in me senza che me ne accorgessi, mi accorgo invece di quanto siano basilari per poter portare avanti una vita serena, una vita di fede, una vita che abbia un fine, una vita che non sia buttata lì tanto per essere vissuta come capita.
Voglio viverla la mia vita! Non voglio sprecarne nemmeno un secondo, voglio essere stanco, voglio non farcela più alla fine delle mie giornate. Voglio una vita intensa.
Questa mia lettera vuole essere un minestrone di contentezza, di gioia, di ringraziamento, di mistero, di tristezza, di amore, di ottimismo, di speranza, di fiducia, di concretezza, di riconoscenza, di rimpianto, di stupore, di sicurezza, di invito e di augurio.
Di contentezza, per essere arrivato con serenità ad un buon punto del mio cammino di crescita senza dover superare grossissimi problemi
Di gioia, perché sono consapevole di poter dare molto con un piccolo sforzo, di poter vivere in armonia con chi mi sta attorno.
Di ringraziamento verso chi mi ha aiutato a vivere questa stupenda avventura; non dimenticherò mai il grande urlo dei lupetti, le tappe dell’esploratore, il servizio del noviziato e del clan.
Di mistero, infatti ogni volta che mi trovo davanti ad una svolta sono curioso di conoscere come la vivrò. Avrò ancora la stessa voglia di cantare attorno al fuoco? Mi mancheranno le attività del Clan? Avrò ancora la possibilità di calarmi in quei giochi e in quei bans che possono sembrare così stupidi ma che a me danno così tanto?
Di tristezza perché avrei preferito prendere la partenza assieme a tanti altri che forse non sono strati così fortunati come lo sono stato io e che magari hanno lasciato lo scautismo senza poterci riflettere profondamente.
Di amore perché tanto ne ho ricevuto e tanto ne ho dato.
Di ottimismo perché sono certo che camminando su questa strada accompagnati dal Signore potremo vivere dei momenti sempre più forti e più belli.
Di speranza, nel parlare e nel vivere al di fuori dell’associazione tutti questi valori che lo scautismo mi ha insegnato.
Di fiducia, nel prossimo.
Di concretezza, perché ritengo che alla base della vita scout vi sia la voglia di esser concreti, di lavorare per un qualcosa che alla fine possa lasciare il segno.
Di riconoscenza verso Dio, per le infinite occasioni che mi ha donato e che mi donerà, in ogni mio passo sento che Lui mi offre la possibilità per fare del bene, rendendomi utile, per farmi vedere disponibile agli altri, per amare.
Di rimpianto, per tutte quelle volte che non ho saputo sfruttare le occasioni che mi sono capitate davanti.
Di stupore, perché solo poco tempo fa non avrei mai pensato di trovarmi oggi a scrivere questa lettera e ad avere così tante cose da dire a voi tutti.
Di sicurezza, perché so di essere sicuro di ciò che faccio grazie anche a tutte le tappe che ho raggiunto e oltrepassato.
Di invito, verso tutti noi; è bello lasciarsi completamente coinvolgere dal grande gioco dello scautismo consapevoli dell'arricchimento che ne possiamo trarre.
Di augurio al clan, affinché possa continuare a vivere la sua vita in armonia come è accaduto durante questi anni attraverso un miglioramento continuo comunitario e personale.
Lettera di Michele al clan.